Nel corso della prima parte dell’evento – riservato ai soli Partecipanti al Centro Studi Nazionale per il controllo e la gestione dei rischi aziendali – il Presidente della Fondazione, Dottor Elvio Sonnino, e il Revisore Legale dei Conti, Dottor Eugenio Vitello, hanno presentato la Relazione di Bilancio 2011 approvata dal Consiglio direttivo in data 20 gennaio 2012. In seguito, dopo l’espletamento delle attività di voto previste dall’ordine del giorno e la presentazione del neonato Comitato di sviluppo, il Direttore Generale, Professor Paolo Prandi, ha illustrato le linee guida per lo sviluppo della Fondazione Nazionale C.S.R. previste per l’anno 2012. Tra queste emerge la possibilità di partecipare gratuitamente in qualità di aderenti alla Fondazione per tutto l’esercizio 2012 (essendo ancora in fase di definizione un pacchetto di servizi da offrire ai Partecipanti), oltre a una serie di iniziative molto interessanti tra le quali si citano, a mero titolo esemplificativo, l’organizzazione di un corso universitario e di un master in tema di risk management, l’avvio di attività di formazione specifiche sulla gestione dei rischi alle aziende, lo sviluppo di un progetto internazionale relativo al settore dell’edilizia, l’organizzazione di convegni tematici e così via.
Ai lavori assembleari è seguita una sessione di lavoro aperta al pubblico che ha visto, dopo l’illustrazione del Piano di sviluppo della Fondazione da parte del Dottor Enrico Lanzavecchia di Value Partner, la presentazione di tre casi aziendali di gestione del rischio: Pirelli (Dottoressa Alessia Carnevale), Barilla (Dottor Matteo Vigo) ed Enel (Dottor Giuseppe Montesano). Più in particolare:
il Dottor Enrico Lanzavecchia (Partner Value Partner), stante il posizionamento della Fondazione Nazionale C.S.R. all’interno del panorama nazionale quale ente focalizzato a favorire sia lo sviluppo della cultura sia l’implementazione delle tematiche di risk management, ha illustrato le aree della strategia di offering della Fondazione – Ricerca (approfondimenti territoriali, per settore, per tipologia di rischio e integrati) , Formazione (organizzazione di un corso universitario, di un master e attività formative rivolte alle aziende e agli istituti scolatici) e Trasferimento tecnologico (implementazione nelle aziende di nuove tecniche gestionali) – le modalità di sviluppo e poi di equilibrio economico-finanziario della stessa, nonché la specificità delle diverse risorse patrimoniali a disposizione (Fondo di Dotazione, Fondo di Gestione e delle attività rivenienti dall’attività commerciale).
la Dottoressa Alessia Carnevale (Risk Officer Pirelli s.p.a.) ha descritto il modello di Enterprise Risk Management Pirelli, nato nel 2009 come processo strutturato volto a consentire una loro tempestiva e completa identificazione e l’adozione di adeguate misure per la loro “gestione” in termini anticipatori e proattivi, piuttosto che semplicemente reattivi. Nel corso del 2011 il modello dei rischi di Pirelli si è ulteriormente evoluto divenendo anche uno strumento di supporto nei processi decisionali relativi alle iniziative di investimento.
il Dottor Matteo Vigo (Enterprise Risk Management Director Barilla G. e R. Fratelli) ha testimoniato l’applicazione in una realtà manifatturiera del framework di Enterprise Risk Management derivato dal mondo bancario (quindi con un approccio top-down) e finanziario attraverso la relativa implementazione alla realtà di Barilla.
il Dottor Giuseppe Montesano (Vice President Politiche Ambientali e dei Cambiamenti Climatici area Regolamentazione, Ambiente e Innovazione Enel s.p.a.) ha illustrato la metodologia appositamente predisposta nel 2009 per l’identificazione, analisi e mappatura dei potenziali rischi sull’ambiente, sulle risorse economiche e sulla reputazione dell’Azienda, associati all’esercizio degli impianti di generazione (a esclusione del nucleare) e distribuzione di energia e alla governance delle tematiche ambientali.